Trasporto sociale persone fragili

Il servizio è destinato a persone in situazioni di fragilità, prive di una rete familiare di supporto e/o non in grado di servirsi autonomamente dei mezzi pubblici.

Il trasporto sociale persegue l’intento di mantenere il legame del cittadino con la propria comunità e di favorire l’utilizzo dei servizi. È da intendersi un servizio di natura socio-assistenziale, di supporto al singolo e alla famiglia, senza sostituirsi ad essa, e utile a facilitare:

• l’accesso alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali;

• l’accesso ai servizi di terapia, rieducazione e riabilitazione del territorio;

• l’accesso a uffici e servizi pubblici e di pubblica utilità;

• l’accesso a luoghi di iniziative e manifestazioni valide all’integrazione e socializzazione.

Per accedere al servizio è necessario concordare un primo colloquio sociale di accoglienza del bisogno con l’assistente sociale, che fornirà tutte le informazioni necessarie e la relativa modulistica.

L’attivazione di un servizio di trasporto sociale per esigenze sanitarie, sociali, assistenziali e di pubblica utilità, eventualmente comprensivo di rimborso spese chilometrico (secondo tariffa A.C.I.) o rimborso forfettario in base a percorrenza e numero di servizi fruiti.

In situazioni di particolare fragilità e di specifico progetto sociale, il Comune può prevedere l’erogazione di un buono su base forfettaria o a rimborso spese chilometrico, previa dimostrazione dei trasporti effettivamente fruiti.

Il servizio è attivato nei limiti delle risorse disponibili e si configura come un intervento sussidiario rispetto ai mezzi di trasporto pubblico. Non si sostituisce alla famiglia, ma ne è un supporto.