La chiesa di S. Maria in Origgio è citata negli atti della visita pastorale dell’Arcivescovo Carlo Borromeo nel 1570: situata al centro dell’abitato, dedicata alla Madonna Assunta essa risultava in costruzione grazie alle elemosine, aveva una sola navata, mancavano campanile e porte. Il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani (fine XIII.inizio XIV sec.) rileva ad Origgio, in pieve di Nerviano, l’esistenza di tre chiese, tra cui S. Maria, dotata di tre altari. L’edificio in costruzione nel XVI sec. è di probabile fondazione medievale.
La Chiesa di Santa Maria Immacolata domina la Piazza della Parrocchiale che si apre nel centro storico di Origgio, nei pressi della storica Villa Borletti. La chiesa è di probabile origine medievale, citata con certezza nelle fonti dal XVI sec. sorse come edificio a navata unica. Ampliata nel XIX secolo, fu oggetto di un ulteriore ampliamento nel XX sec., che ha sostanzialmente conferito l’aspetto attuale. La facciata a salienti è sormontata da un timpano e decorata con mosaici policromi, e preceduta da un portico con timpano sorretto da colonne e pilastri con capitelli ionici, sul quale si legge la dedicazione della chiesa. L'edificio è impostato su pianta a croce latina a tre navate, conclusa da presbiterio e coperto da un sistema di volte a tutto sesto, poggianti su colonne e pilastri, e lunette sulla navata centrale, a crociera sulle navate laterali, a cupola all’incrocio tra navate e transetto. Il campanile, completato da una cuspide, si imposta sul lato sud. Entrando nella chiesa dall’ingresso principale, sormontato dalla balconata per organo, a destra si trova la cappella del Battistero, lungo le navate sono disposti confessionali lignei e nel transetto si collocano due ampie cappelle laterali con altare, delimitate da balaustre marmoree, coperte in volta, che conservano dipinti di varia epoca. L’altare a sud è sovrastato da una nicchia con statua della Madonna del Rosario, l’altare a nord dal dipinto del Sacro Cuore di Gesù con cornice in marmi policromi, e conserva le spoglie di un martire donate dalla famiglia Borromeo nel XVIII sec.. Il presbiterio ospita l’altare maggiore barocco in marmi policromi, completato da tempietto e statue di angeli, costruito nel XVIII sec. con risorse fornite dalla nobile famiglia Borromeo. La decorazione ad affresco della chiesa fu realizzata tra il 1939 ed il 1942 dal pittore Antonio Pasetti di Arcisate.